La Signorina Else

20.03.2014 17:21

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ALLERTA SPOILER!

La Signorina Else di Arthur Schnitzler parla di questa ragazza (chiamata appunto Else) che alloggia in un hotel pagatogli dalla zia, a San Martino di Castrozza: la storia è ambientata verso la fine dell'800 in Austria, prima della Grande Guerra. Ella riceve durante questo soggiorno una lettera dalla madre, la quale la avvisa che il padre sarebbe stato denunciato per appropriazione indebita di denaro minorile (egli aveva appunto speso il patrimonio di una minorenne affidatagli per giocare in borsa, perdendo così tutti i soldi) se non avessero ricevuto trentamila fiorini entro qualche giorno: in questa lettera la madre le chiede di parlare con Herr Von Dorsday, un conte che alloggia nel suo stesso hotel e sul quale Else ha un ascendente non indifferente. La storia si sviluppa in un monologo interiore di lei, il quale mette in risalto il suo flusso di coscienza (tecnica di scrittura che esamina un punto di vista dal quale scaturiscono continuamente pensieri anche contrapposti tra loro, come accade solitamente nella mente umana) mentre cerca una soluzione a questo problema, proprio perchè in seguito Dorsday le avrebbe chiesto di "poterla vedere", e quindi di prostituirsi. Else è inoltre continuamente tormentata da pensieri suicidi per tutta la durata del racconto. Dopo vari ragionamenti e diverse vicende (se vi dico tutto ora che gusto c'è a leggere come arriva alla decisione finale?) si suicida con il Veronal, un potente tranquillante di cui avrebbe in seguito preso volontariamente dosi eccessive. Pur essendo un libro relativamente corto, riesce a coinvolgere chiunque lo legga, poiché Schnitzler si era, in questo libro, soffermato sulla mente umana e sulla miseria che la circonda in ogni epoca (in questo caso anche per dimostrare che persino prima della Grande Guerra c'era del marcio in Austria). La Signorina Else presenta una modalità di scrittura complicata e al contempo raffinata, ponendo davanti al lettore questioni che in verità, nonostante lui non lo sappia e benché in dose minore, affronta tutti i giorni confrontandosi con il mondo esterno e con la realtà che lo circonda.